Deumidificatore o condizionatore: Come scegliere e quali sono le differenze?
Prima dell’inizio della bella stagione cerchiamo di capire come riuscire a combattere adeguatamente il clima caldo-umido estivo e l’afa al fine di ottenere un ambiente confortevole.
Deumidificatore o condizionatore? Quali sono le differenze e quale è l’apparecchio migliore? Scopriamolo in questo articolo.
Deumidificatore o condizionatore? Capiamo prima le differenze
Deumidificatore e condizionatore sono due apparecchi completamente diversi.
Il deumidificatore ha il compito di togliere l’umidità nell’aria e riportare il tasso al di sotto del 40%. È utile d’estate perché limita l’afa e d’inverno perché toglie l’umidità, in questo modo viene limitata la percezione di caldo e di freddo. Da ciò si può dedurre che il deumidificatore asciuga l’aria e migliora la qualità abitativa ma non agisce sulla temperatura dell’ambiente.
Se il clima è particolarmente caldo o freddo è necessario attivare il condizionatore che permette di riportare la temperatura interna a quella desiderata attraverso un getto d’aria.
Per riassumere, le funzioni dei due apparecchi sono diverse ma in un certo senso complementari perché vanno ad agire sui due principali fattori che determinano il benessere abitativo. Per questo motivo i climatizzatori di ultima generazione hanno inclusa la funzione di deumidificazione.
Climatizzatore con deumidificatore incorporato
Come funziona il deumidificatore integrato nell’impianto di condizionamento?
Il grande vantaggio del deumidificatore è quello di deumidificare l’aria, lo svantaggio però è quello di non riuscire a regolare la velocità dell’aria e della temperatura. I condizionatori residenziali, con deumidificatore incorporato, non avendo una sonda di umidità, funzionano così: mantengono la batteria dell’unità interna fredda per fare in modo che l’aria umida, entrando in contatto con la batteria fredda, condensi e si liberi dell’umidità presente.
Poiché il deumidificatore non permette di regolare la temperatura, questo non lavora realmente in base ai gradi che si sono impostati ma agisce in base ad una temperatura definita “obiettivo”. Ciò significa che già di default, durante la sua progettazione, viene impostata la temperatura che si deve raggiungere in modalità deumidificazione, in genere è intorno ai 18°. Quindi, indipendentemente da quello che abbiamo impostato noi, la funzione del deumidificatore sarà quella di raggiungere tale temperatura obiettivo con una immissione continua di aria fredda all’interno dell’ambiente.
Come impostare il deumidificatore sul condizionatore?
In generale la funzione di deumidificazione è indicata con “funzione dry condizionatore”, o con il simbolo di una gocciolina, sul telecomando del condizionatore.
Una volta premuto questo simbolo, possiamo vedere sul display del telecomando che compare una gocciolina, questo significa che abbiamo acceso il condizionatore con funzionalità deumidificazione.
Consuma di più un deumidificatore o un condizionatore?
Il consumo di energia, che si ha nella fase della deumidificazione rispetto a quella del raffreddamento, è uguale. Ci possono essere leggere differenze ma sostanzialmente è uguale. Da questo possiamo dedurre che la funzione di deumidificazione non deve essere utilizzata con l’idea di consumare meno ma, fondamentalmente, per creare una condizione di benessere migliore.
Funzione deumidificatore condizionatore: quando utilizzarla?
Per prima cosa c’è da precisare che esiste un limite tecnico all’utilizzo del condizionatore che rientra in una temperatura interna che va dai 18° ai 32°, o qualcosa in più, in base al modello del condizionatore. Al di sotto o al di sopra di questa temperatura interna, la deumidificazione non funziona.
Cerchiamo quindi di capire all’interno dell’arco di temperature che vanno dai 18° fino ai 32° circa, quando è auspicabile impiegare la funzione deumidificatore.
Possiamo fare riferimento all’indice di Thom, ovvero un indice di benessere, sensazione di caldo e freddo percepita dal corpo umano, determinato dalla correlazione umidità-temperatura. Questo ci consente di capire entro quale temperatura e percentuale di umidità presente nell’ambiente si concretizza una condizione di benessere e in quale no.
Fino ad una temperatura di 25° all’interno dell’ambiente, la deumidificazione crea delle condizioni di benessere, e può essere tranquillamente utilizzata. Al di sopra di questa temperatura, fino ai 28°, basse percentuali di umidità, permettono di raggiungere nell’ambiente delle condizioni di benessere. Se le temperature interne tendono a salire verso i 32° la funzione deumidificatore condizionatore non riesce comunque a portare nell’ambiente una condizione di benessere e quindi occorre attivare il climatizzatore e lavorare su livelli di temperatura più bassi.
In ogni caso occorre sempre capire la causa che determina l’umidità. In generale, la percentuale di umidità deve essere piuttosto bassa. Valori più alti devono essere analizzati per capire se dipende dal numero di persone che si trovano in un’ambiente, nel caso in cui l’umidità si va a creare a causa di un fattore umano, oppure se ci sono cause più profonde e strutturali.
Deumidificatore o condizionatore? Una guida alla scelta migliore
Nel caso in cui vuoi togliere solo l’umidità, e non ti interessa la temperatura, può andar bene un deumidificatore. Nel caso in cui invece vuoi raffrescare l’ambiente, senza avere troppo freddo, è preferibile azionare il condizionatore ad una temperatura non troppo bassa (27-28°C) a velocità minima. In questo modo sei sicuro al 100% che il ventilatore e la temperatura rimangono costanti ai livelli che hai impostato tu.
C’è da dire che qualsiasi condizionatore che raffredda un ambiente, a livello fisico, toglie l’umidità, anche se non è impostato sulla deumidificazione.
L’utilizzo corretto di un condizionatore ti permette di avere un pieno controllo sul benessere e contestualmente ti consente comunque di deumidificare l’ambiente senza raffreddarlo eccessivamente.
Per concludere possiamo affermare che durante il periodo estivo, fino ad una temperatura di 28°C, il condizionatore si può utilizzare nella funzione di deumidificazione ottenendo comunque un beneficio all’interno dell’ambiente, con un consumo energetico uguale alla modalità di raffreddamento. Al di sopra di questa temperatura non è assolutamente auspicabile utilizzarlo, in quanto non avremmo una condizione di benessere all’interno dell’ambiente. In questa circostanza è da impiegare la funzione di solo raffreddamento che, ricordiamo, allo stesso tempo, oltre a raffreddare l’ambiente, lo riesce anche deumidificare.
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