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Climatizzazione Uffici: Ridurre i costi di gestione e di esercizio

Gen 15, 2020 | Condizionatori, Consigli

La climatizzazione uffici, sia invernale che estiva, ha un forte impatto sulle bollette aziendali. A confermarlo è ENEA, agenzia nazionale per le nuove tecnologie, nel rapporto “benchmark di consumo energetico degli edifici per uffici in Italia”, la climatizzazione incide sui consumi energetici per il 57%. Volendosi esprimere in costi, la spesa media sostenuta dagli uffici per la climatizzazione estiva/invernale è di 15€ al metro quadro.

climatizzazione uffici

Cosa incide sui costi di climatizzazione delle imprese?

La maggior parte degli edifici adibiti ad uffici, ma anche ad abitazione, sono degli anni 50 fino a 70. In queste strutture gli impianti sono obsoleti, a volte danneggiati, e si creano forti sprechi. È proprio questo uso improprio degli impianti che crea inefficienze e costi elevati in bolletta. Lavorando su questo potenziale di efficienza energetica si possono abbattere notevolmente i costi delle aziende.

Un’apertura al cambiamento già è avvenuta con l’introduzione dell’obbligo di diagnosi energetica ogni 4 anni per le imprese (art. 8 del D.Lgs. 102) , che deve essere visto non come un onere burocratico o un ulteriore costo che grava sulle tasche delle imprese, ma come un valore aggiunto. L’analisi della situazione attuale, degli sprechi e delle caratteristiche dell’ambiente è il primo passo per raggiungere l’efficienza energetica e il benessere ambientale.

La scelta ottimale degli impianti consente di ridurre notevolmente i costi.

Oltre a questo a far aumentare i costi di climatizzazione ci sono le scelte errate nell’individuazione dell’impianto ottimale. La mancata conoscenza delle caratteristiche tecniche per la valutazione del prodotto, finisce per ridurre la scelta sulla base del prezzo.
Quando si decide di sostituire l’impianto è bene affidarsi agli esperti del settore che possano valutare anche altri aspetti come:

  • La classe energetica del prodotto e la relativa efficienza energetica;
  • Correlazione tra le proprietà dell’edificio e i consumi;
  • Gli incentivi a cui puoi accedere.

Se l’impianto scelto è mal dimensionato rispetto alla grandezza dell’ambiente o degli ambienti, o alla struttura alla quale è destinato, ci saranno dispersioni di calore e quindi costi eccessivi. L’analisi diagnostica permette alle aziende di ottenere i risultati migliori al prezzo più basso e di definire quale è l’intervento migliore.

spiegazione impianto termico

Come ridurre i costi di climatizzazione uffici?

Il risparmio in bolletta sui costi per la climatizzazione negli uffici si può ottenere tramite una progettazione degli impianti volta all’efficienza energetica. Oltre al beneficio sui costi, un risparmio energetico permette di incrementare anche il comfort nei locali in cui si trovano i lavoratori e di abbattere l’inquinamento ambientale. Oltre a queste azioni, che richiedono un cambiamento nella struttura dell’impianto, in ogni azienda possono essere adottati dei comportamenti corretti che nel lungo periodo possono ridurre notevolmente gli sprechi.

A questo scopo, ENEA ha definito una serie di 10 regole da seguire che da sole si stima riescano a far risparmiare dal 5 al 20% dei costi in bolletta.

 

10 regole comportamentali per ridurre i costi di climatizzazione

  • Scelta del sistema di climatizzazione: Quando si sceglie un nuovo impianto di climatizzazione occorre porre molta attenzione sulla classe energetica. Si devono preferire i modelli A o superiori rispetto agli altri in quanto permettono di risparmiare il 30% in bolletta per l’energia elettrica e, conseguentemente, riducono la C02 emessa.
  • Tecnologia inverter: nella scelta del climatizzatore occorre dare priorità ai sistemi inverter i quali regolano la potenza erogata automaticamente in base alla temperatura dell’ambiente, quindi alla necessità effettiva. L’acquisto di questi modelli comporta un onere maggiore ma garantisce un risparmio energetico rispetto a quelli on-off.
  • Approfittare degli incentivi: Se state valutando la sostituzione di un impianto, valutate tutti gli incentivi disponibili che potranno aiutarvi nel prendere una decisione. Potrete approfittare, sfruttando queste opportunità, per migliorare il vostro consumo energetico.
  • Posizione: il climatizzatore andrà installato in una posizione consona in base alle caratteristiche dell’ambiente, agli ostacoli e alle barriere presenti.
  • Temperatura: Quando si imposta la temperatura dell’ambiente di lavoro bisogna considerare al massimo due/tre gradi di differenza con l’esterno. Se si avverte una sensazione di caldo eccessivo potrebbe dipendere dal tasso di umidità. L’umidità che si trova nell’aria è un altro fattore che incide sulla sensazione di calore, ridurre la sua presenza a volte è sufficiente a ripristinare il comfort.
  • Numero di climatizzatori: nella climatizzazione dei grandi ambienti è bene installare degli impianti in ogni stanza presente in ufficio. Utilizzare un unico apparecchio, magari in un’area “strategica”, come l’ingresso principale, può causare degli squilibri importanti, ad esempio, zone molto fredde alternate ad altre calde.
  • Isolamento: sembra scontato ma non lo è, se negli uffici sono presenti sistemi di climatizzazione è bene mantenere l’ambiente interno isolato. Oltre agli infissi di qualità è bene evitare di arieggiare continuamente le stanze.
  • Coibentare le tubature: I condotti dedicati alla climatizzazione, se si trovano all’esterno, devono essere coibentati per evitare di danneggiarli e per ridurre il contatto con la temperatura esterna.
  • Timer: Per limitare il tempo di accensione è bene impostare un timer per il funzionamento automatico dell’apparecchio. Puoi programmarlo in base alle esigenze, ovvero farlo accendere e spegnere ad orari predefiniti in modo automatico ed evitare particolari sprechi.
  • Pulizia e manutenzione: sono le parole d’ordine per il corretto funzionamento dell’impianto di climatizzazione. Durante la manutenzione ordinaria dell’impianto vengono puliti i filtri e le ventole, poiché è proprio lì che si annidano spesso batteri nocivi per la salute dei lavoratori. Importante è anche tenere sotto controllo la tenuta del gas, un’eventuale fuoriuscita potrebbe danneggiare gravemente l’ambiente.

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